Trento, 29 maggio 2012. - di Chiara Mazzalai
Ovvio chiedersi se davvero valeva la pena di usare tutti questi soldi, di noi contribuenti (anche automobilisti) per spianare chilometri inutilizzati, con i disagi che ne conseguono per la rimozione di parcheggi che già sono pochi, restringimenti a cui seguono rallentamenti, ingorghi e inquinamento atmosferico. Infatti molte vie della città che erano a doppia corsia hanno subito degli strozzamenti che di sicuro non agevolano il traffico, costringendo gli automobilisti a lunghe code.
C'è da chiedersi se esiste un codice da rispettare anche per i ciclisti che oltre a non usare degli spazi a loro destinati, spesso imboccano selvaggiamente anche stradine a senso unico, ovviamente contromano, attraversano sulle strisce pedonali senza scendere dalle due ruote e a volte senza nemmeno accertarsi se sopraggiungono vetture, e guai se gli si fa osservazione, come minimo ti mandano a quel paese!
Proviamo a immaginare se invece a un automobilista venisse l'idea di viaggiare su una pista ciclabile, o imboccare una strada contromano: verbali, punti detratti dalla patente, pare che i vigili siano ovunque in questi casi.
Facciamo una proposta? Per ogni ciclista sorpreso a pedalare sulla carreggiata, in presenza di una comoda ciclabile al suo fianco, 500 euro di multa, in brevissimo tempo le ciclabili saranno ripagate e molti avrebbero imparato il codice della strada e anche l'educazione.
Chiara Mazzalai