Bolzano, 15 giugno 2012. - di Alessandro Urzì
Che Minniti, dopo avere per conto di Julia Unterberger e Luis Durnwalder imposto la modifica delle regole del confronto parlamentare, azzerando il ruolo dell'opposizione, rendendo vana ogni possibilità reale di contrastio del ddl sulla legge elettorale, oggi si dispiaccia per il fatto che il disegno di legge Svp forzi i rapporti fra i gruppi linguistici, è offensivo verso il buon gusto e stigmatizzabile. Ci sarenno attesi un silenzio pudico, da parte del Presidente del Consiglio. Un atteggiamento che gli avrebbe fatto più onore.
Che sia poi lo stesso Minniti a sostenere paradossalmente il bisogno di unificare il panorama politico dopo avere interpretato negli ultimi mesi l'elemento di maggiore divisione contrasti del largo fronte delle opposizioni e nel gruppo italiano, ebbene ciò supera ogni confine di ragionevolezza.
Alessandro Urzì *
* E' consigliere provinciale-regionale di Fli