
La giunta provinciale deve dire da che parte vuole stare, se da parte di chi sta legittimando l'occupazione indiscriminata del nostro territorio, come stanno facendo le politiche incapaci del governo del Pd e dell'Europa, o se intendono reagire di fronte a questa emergenza con fermezza e decisione politica", ho chiesto rivolgendomi ai banchi vuoti della giunta.
Il dibattito che in Consiglio si è svolto in assenza dell'intera giunta, è stata una scena mortificante e paradossale.
Gli onorevoli Dorfmann e Vilimsky hanno fatto buon viso a cattivo gioco ma lo sgarbo istituzionale è stato pesante.
Caro presidente Kompatscher e vicepresidente Tommasini – ho provocatoriamente affermato nell'aula con i banchi della giunta desolatamente vuoti – se di fronte al dramma che sta vivendo l'Italia l'Austria risponde con la minaccia di mandare i carri armati al Brennero e la Francia chiude i suoi confini a Ventimiglia, il problema non è solo dell'Austria e della Francia ma di una Europa che ha dimenticato il valore costituente della solidarietà e del mutuo soccorso, e quindi ha perso la sua funzione. Essa è già lontana dal cuore dei cittadini. Accettare che ci sia solo una parte d'Europa come l'Italia chiamata a farsi carico di tutto il problema del business degli sbarchi significa condannare a morte quello che resta dell'Europa. Prendiamone atto.
* consigliere provinciale-regionale