Bolzano, 21 maggio 2013. - di Alessandro Urzì *
E l'episodio di questa notte dimostra che non si può attendere oltre ed affidarsi alla fortuna. Alcune opere di protezione sono state allestite ma solo lungo parte dell'edificio e non sono sufficienti se la piastrella di questa notte ha potuto precipitare senza alcun freno sino a terra. Se fosse accaduto di giorno l'esito avrebbe potuto essere molto più grave.
Ho presentato una interrogazione urgente in Consiglio provinciale per avere informazioni chiare sui tempi degli interventi ma anche sulla pericolosità attuale dell'edificio. La relazione della giunta provinciale dalla quale sono venuto a conoscenza dell'intervento previsto, parla di constazione del fatto che "in alcuni punti delle facciate si è verificato il distacco parziale di singole piastrelle che sono cadute a terra (con il conseguente pricolo cui sono esposti i passanti che percorrono i percorsi pedonali al piano terra sul perimetro dell'edificio)".
Ma peggio ancora si afferma che gli episodi sono stati diversi e pure numerosi e solo per miracolo non è accaduto nulla di grave ed irreparabile, annoto ora io, come dimostra il fatto di questa notte.
Nella relazione si legge ancora che "la superficie piastrellata delle facciate supera in termini quantitativi il 25% delle stesse" e che con l'intervento sarà possibile prevedere un miglioramento delle prestazioni energetiche del fabbricato.
Con l'interrogazione richiedo di avere certezza sui tempi di intervento considerato che la deliberazione della giunta provinciale che ha stanziato i tre milioni e 313 mila euro definire "improrigabile la messa in sicurezza dell'immobile visto lo stato di consistenza generale dell'edificio costruito nei primi anni '80".
Ora ci si chiede in questo lasso di tempo, in previsione dei lavori, come sarà garantita la sicurezza dei passanti e di tutti i dipendenti che lavorano nell'edificio.
Ma non è tutto: con l'interrogazione chiedo anche se e quando saranno compiuti i sondaggi a suo tempo ventilati per avere certezza sull'esistenza o meno di pannelli di amianto installati nei locali di lavoro.
E' di tutta evidenza che i dipendenti reclamano informazioni certe e un ambiente di lavoro salubro. E spetta all'amministrazione garantirli.
* Consigliere provinciale e regionale di "L'Alto Adige nel cuore"