• completa e quindi che bypassasse tutta la città e non solo una parte della stessa,
• profonda per non essere causa di rumore e vibrazioni per le abitazioni poste sopra il tunnel,
• sicura e che quindi tenesse conto dei rischi che derivano dalla deviazione gravitativa di versante della Marzola che, per ammissione della stessa Provincia, ha zone di pericolosità in fascia massima (P4), e dalla successione stratigrafica dei sedimenti del fiume Adige che va a complicare l'assetto idrogeologico del sottosuolo, con pericolo per le falde acquifere,
• innocua per la salute dei cittadini e quindi lontana dall'utilizzo dei terreni inquinati del sito di interesse nazionale exSloi ed exCarbochimica, per i quali non si parla di tempi e modalità di bonifica.
La nostra amministrazione ha accolto, a nostro parere, con leggerezza tutte le osservazioni puntigliosamente documentate, si è fidata ciecamente di RFI e non si è accorta evidentemente che certi documenti ministeriali importanti venivano dimenticati nei cassetti.
Nel frattempo i fondi necessari per l'opera, incompleta e pericolosa, sono lievitati paurosamente, al punto che quanto assegnato da PNRR basterà solo ad avviare l'opera, ma non certo a concluderla.
Chiediamo quindi alla nostra amministrazione di fare una pausa di riflessione, rimettere al centro il bene della città e le esigenze della popolazione tutta, non avviare alcun esproprio, rivalutare le osservazioni di associazioni di cittadini e partiti, rianalizzare ogni documento prodotto, pretendere la massima chiarezza da RFI e valutare finalmente l'idea di un progetto alternativo, meno impattante e più sostenibile.
*segretaria provinciale di Sinistra Italiana