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Non solo nuoto, il centro Manazzon diventa polo del tempo libero

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Il Progetto finanziato dal PNRR. Duplice intervento in vista: previsto un nuovo volume per palestre, uffici, spogliatoi. Spazio anche ad attività ludico-ricreative e servizi per la cura della persona Sarà totalmente riqualificato dal punto di vista energetico il corpo principale

Trento, 4 ottobre 2022.Redazione*

Doppio intervento in vista per il centro sportivo Manazzon: il primo, finanziato dal Piano di ripresa e resilienza, prevede la demolizione dell'attuale corpo sud e la nuova edificazione di un volume per i servizi con ampliamento sia in interrato che fuori terra oltre la sagoma esistente.

In generale saranno integrati e riorganizzati gli spazi di servizio, con localizzazione nel nuovo interrato di spogliatoi, volumi tecnici, depositi mentre palestre, sale ginniche e uffici saranno collocati nel volume fuori terra. Lunedì scorso il Consiglio comunale ha approvato il documento preliminare di progettazione, che prevede una spesa di 5,1 milioni. Il secondo intervento invece riguarda il corpo principale del centro, che sarà totalmente riqualificato dal punto di vista energetico con, tra l'altro, la sostituzione delle ampie superfici vetrate (1,4 milioni il costo dell'intervento).

Sia in fase progettuale che in quella realizzativa, centrale sarà la sostenibilità ambientale degli interventi, che dovranno essere sviluppati nel rispetto del principio del Pnrr di "non arrecare danno all'ambiente" (Dnsh – Do No Significant Harm).
Obiettivo del progetto è quello di trasformare il centro natatorio più frequentato della città in un polo del tempo libero: gli utenti non saranno più solo nuotatori dunque, ma gruppi, famiglie, persone che vogliono trascorrere alle Manazzon una mattinata, un pomeriggio, se non un'intera giornata. Al nuoto si affiancheranno dunque attività ludico-ricreative o di relax e cura della persona.

Un percorso di riqualificazione generale. Il Centro sportivo Manazzon, inaugurato nel giugno 1960, è l'impianto natatorio di riferimento per una parte significativa del territorio cittadino, affiancata solo in tempi successivi dai due impianti di Madonna Bianca (1976) e Gardolo (1995). Il centro ospita, oltre alla piscina coperta da 25 metri, una palestra multifunzione, sala pesi e sala con tatami, spazi di servizio e un ampio lido esterno corredato anche di vasca olimpionica da 50 metri L'impianto è inoltre attrezzato, unico in città, per l'esercizio della disciplina dei tuffi sia all'esterno che all'interno.

A distanza di più di sessant'anni dall'entrata in servizio, la struttura non è più adeguata sicché l'Amministrazione comunale ha intrapreso un percorso di generale riqualificazione. Per quanto riguarda il Lido estivo, lo scorso anno si è conclusa una prima fase di riconfigurazione e ampliamento dell'area ludico-ricreativa. A questa seguiranno nuovi interventi, attualmente in fase di aggiudicazione e di progettazione, tra cui il nuovo giardino d'inverno e l'area wellness, che troverà più ampia e riservata collocazione al secondo piano del volume a servizi di nuova realizzazione.

Inoltre l'Amministrazione comunale ha deciso di intervenire sulla struttura esistente e in particolare sulla porzione di fabbricato destinata ad accogliere spogliatoi e spazi di servizio. Si tratta di volumi ormai datati, che necessitano di una completa rivisitazione e ampliamento per consentire una migliore fruibilità dell'area sportiva secondo gli attuali standard di comfort e servizi.

Le criticità da risolvere. Il centro sportivo "al coperto" è sostanzialmente articolato in due volumi: un corpo principale che ospita piscina e palestra e che presenta interessanti caratteristiche anche dal punto di vista architettonico e un corpo servizi, localizzato sul lato sud dell'immobile principale, realizzato per successivi ampliamenti in modo disordinato e disorganico.

Gli spazi destinati ai servizi sono sottodimensionati rispetto alle necessità del centro sportivo e agli attuali standard; in particolare gli spogliatoi sono inadeguati in termini di superficie, funzionalità e, soprattutto, accessibilità. L'utilizzo di pedane, pur conformi alle disposizioni normative, non consente agli utenti a ridotta mobilità un'agevole fruizione del servizio.
Il progetto prevede un nuovo ampio volume interrato e un contenuto ampliamento della sagoma fuori terra. In questo modo vengono soddisfatte le nuove esigenze di spazi e si salvaguarda sia l'area verde esterna, sia il rapporto dimensionale con il corpo principale della struttura. I nuovi spazi saranno pertanto funzionali alle attività indoor e a quelle all'aperto (Lido estivo) e ciò consentirà al Centro sportivo "Manazzon" di presentarsi in modo competitivo sul mercato dell'acquaticità.

Anche dal punto di vista degli oneri energetici la struttura necessita di una significativa riqualificazione con riferimento a una molteplicità di aspetti: climatizzazione degli ambienti, produzione di acqua calda sanitaria, riscaldamento delle vasche, circolazione negli impianti di trattamento dell'acqua e dell'aria. L'intervento terrà conto di queste esigenze essendo prevista la realizzazione di una struttura con performance di efficienza energetica del 20% in meno riguardo agli standard nearly Zero – Energy Buildings. La nuova idea progettuale consentirà una completa riorganizzazione delle volumetrie con un adeguato inserimento nell'intorno anche dal punto di vista compositivo–paesaggistico, limitando l'impatto e evidenziando le peculiarità del corpo "storico" principale. Il costo presunto dell'intervento ammonta a 5 milioni e 100 mila euro.
I tempi di realizzazione sono legati alle scadenze del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In particolare entro il 31 marzo 2023 è prevista l'aggiudicazione dei lavori, che dovranno essere conclusi entro il 31 gennaio 2026.

Riqualificazione energetica del corpo principale. Il secondo intervento riguarda il corpo principale del complesso. La proposta progettuale mira a una riqualificazione che, grazie a una pluralità di interventi, porti al miglioramento delle prestazioni energetiche su involucro e impiantistica dell'immobile. Nello specifico si procederà alla nuova isolazione termica su tamponamenti esterni e sulla copertura, alla sostituzione delle ampie superfici vetrate e all'efficientamento di impianti con particolare riferimento alla parte meccanica e di ventilazione. In relazione alle diverse funzioni presenti e soprattutto ai requisiti di comfort ambientale richiesti per l'attività natatoria indoor, la progettazione dovrà individuare soluzioni e materiali adeguati nel rispetto delle prerogative tecnico-architettoniche della struttura. Il costo presunto dell'intervento ammonta a 1,4 milioni di euro. La spesa complessiva è dunque di 6 milioni e 500 mila euro, dei quali 3,5 finanziati dal Pnrr e 3 di cofinanziamento a carico del Comune di Trento.

*comunicato

(nella foto la planimetria del progetto)

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