A riportare l'antico proiettile in superficie è stata una squadra di uomini rana della Polizia istriana, il cui compito non è stato per niente facile a causa della bassa temperatura del mare e della scarsa visibilità. L'operazione di recupero è durata un'ora e mezza, dopo di che il residuato ha preso la via di Fiume in quanto donato dalle forze dell'ordine istriane al Museo civico fiumano. Parliamo dell'istituzione museale che cura la collezione di siluri sistemata in un magazzino portuale di piazza Žabica, nel capoluogo quarnerino.
Come detto l'ordigno dovrebbe essere stata prodotto prima del 1914: infatti è dotato di motore a quatro cilindri la cui produzione a Fiume si era conclusa intorno al 1910. Sia il motore del siluro, sia il suo contenitore dell'aria si trovano in condizioni discrete. Ora il proiettile – rinvenuto da un gruppo di cittadini su un fondale tra i 5 e i 7 metri - verrà restaurato con interventi che serviranno a stabilire la provenienza del siluro e altri dettagli certamente utili a conoscere la storia di questo ordigno finito chissà come e chissà quando nel mare dell'Istria occidentale.
A detta di Goran Pernjek, collaboratore esterno del Museo civico di Fiume, il proiettile è di calibro 53 centimetri. «Già da uno studio preliminare si suppone sia stato fabbricato più di 110 anni fa e dunque si è riusciti a fare luce su un reperto storico, che sarà valorizzato in quanto esposto al pubblico». Il direttore del Museo civico, Ervin Dubrović, ha riferito che i meriti del recupero vanno suddivisi tra amanti delle ricerche sottomarine, subacquei, agenti della polizia speciale, in collaborazione con Forze armate e ministero croato della Difesa. «Ogni siluro fa storia a sé e non è uguale a quelli precedenti poiché siamo sempre in presenza di innovazioni, aggiustamenti, modifiche.
Dopo averlo pulito e liberato dalle incrostazioni marine – ha dichiarato Dubrović – riusciremo a scoprire la sua carta d'identità. Capiremo se si tratti di un esemplare raro e dunque oltremodo prezioso, oppure se simili siluri siano già presenti a Žabica. Questo proiettile, assieme agli altri siluri, potrà essere visitato nel magazzino in Žabica e previo appuntamento». Come ben noto, il siluro fu inventato a Fiume nella seconda metà del XIX secolo dal fiumano Giovanni Biagio Luppis von Rammer, ufficiale della Marina austriaca.
L'arma fu perfezionata e sviluppata a livello industriale dall'ingegnere e imprenditore britannico Robert Whitehead, che nel capoluogo quarnerino fondò nel 1875 il primo stabilimento al mondo per la produzione di siluri, la Torpedo Fabrik von Robert Whitehead. I micidiali proiettili (in origine chiamati in italiano salvacoste) vennero venduti per decenni alle principali forze armate di tutto il mondo, recitando un ruolo molto importante nelle vicissitudini della Prima e Seconda guerra mondiale. La prima fabbrica di siluri al mondo cessò la produzione 56 anni fa, nel 1966.
*Presidente
ASSOCIAZIONE NAZIONALE VENEZIA GIULIA E DALMAZIA
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