Trento-Belluno, 26 giugno 2022. –
Redazione
Nella ricorrenza del 55° anniversario della strage di Cima Vallona, un atto terroristico compiuto il 25 giugno 1967 dai separatisti sudtirolesi del Befreiungsausschuss Südtirol contro una pattuglia di militari italiani, si è svolta a Cima Vallona la cerimonia ricordo, alla presenza di Luca De Carlo, sindaco di Calanzo, dei familiari dei Caduti, di rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma.
A Cima Vallona di San Nicolò di Comelico in provincia di Belluno persero la vita il capitano Francesco Gentile, del Battaglione Carabinieri paracadutisti Tuscania, il sottotenente Mario Di Lecce e il sergente Olivo Dordi, incursori del battaglione Col Moschin, mentre il sergente maggiore Marcello Fagnani, anch'egli incursore, rimase gravemente ferito. Sul luogo dell'esplosione furono trovate due tavolette di legno con incisa la rivendicazione a firma del BAS.
Al doloroso ricordo si associano la Redazione di Trentino Libero e il Direttore Claudio Taverna.