Trento, 28 aprile 2012. - SS 47, la strada che uccide! Ancora due morti, padre e figlia. Luciano Cretti, ucciso sul colpo, mentre la figlia Anna è spirata, qualche minuto dopo l'incidente, nonostante i tentativi di rianimarla degli operatori del 118. Altre quattro persone sono rimaste ferite, di cui una grave: trattasi di una ragazza, amica di Anna,che viaggiava sulla Passat condotta da Luciano Cretti.
L'incidente è avvenuto ieri, verso la mezzanotte, in prossimità di Levico Terme: uno scontro frontale tra una Passat e un furgonico diretto a Bassano del Grappa. Non si conoscono le ragioni dell'incidente. Un dato è certo, il tragico sinistro è avvenuto dove la SS della Valsugana è a due corsie. Troppi morti, su questa strada. Anche perché colpevoli e negligenti si sono dimostrate, prima l'Anas e poi la Provincia autonoma, che gestisce da qualche anno le strade statali, a non "normalizzare" la superstrada della Valsugana a quattro corsie, eliminando tutte le strozzature, compresa quella di Levico. Quante interrogazioni, mozioni e ordini del giorni approvati dal consiglio provinciali e petizioni popolari (una anche di Progetto Trentino Libero), rimasti lettera morta, per colpa degli amministratori provinciali, a cominciare da quel superassessore che rispondeva al nome di Silvano Grisenti, che sempre si era opposto alla normalizzazione della SS 47. Ora che si apsetta, ancora altri morti?
Claudio Taverna