"Abbiamo sempre avuto ottima partecipazione di pubblico, ma quest'anno ci siamo superati. Per tutti e tre i giorni il flusso di visitatori è stato costante" è il giudizio più che positivo di Cesare Pellegrini, presidente della Pro Loco di Giovo, capofila dell'evento.
La festa dell'uva conferma quindi in questo suo ultimo compleanno da cinquantenne il suo format vincente, quello di associare il legame con la tradizione e la specificità del territorio vinicolo, con l'intrattenimento a largo raggio. Mai come quest'anno sono stati numerosi e partecipati, infatti, gli eventi culturali che hanno arricchito il programma: spettacoli di teatro, visite guidate alle caneve, musica, il palio dei congiai.
Quasi mille poi i partecipanti alla Marcia dell'Uva, corsa campestre non competitiva pensata per valorizzare il paesaggio vitato della val di Cembra.
La festa si è chiusa in grande stile domenica sera con la proclamazione dei carri vincitori della sfilata allegorica: arriva primo "Il ticchettio della vite" del gruppo Sprizoni, seguito dal carro "La caneva" degli Apik. In terza posizione il gruppo Passitos con il carro "Social Valley". Tutti i sette carri in gara hanno reinterpretato in modo estremamente fantasioso il tema dell'uva e del vino: l'estrosità di queste creazioni si deve ai ragazzi che li hanno realizzati, tutti giovanissimi (pochi superano i 25 anni). Molti applausi anche per il carro dei bambini, che ha sfilato il sabato sera in notturna.
* Ufficio comunicazione della FEDERAZIONE TRENTINA DELLE PRO LOCO E LORO CONSORZI