
Un commercio criminale che, come denunciato in puntuali atti ispettivi, si svolge a cielo aperto nei giardini di Piazza Dante a Trento e ai giardini di piazzale Orsi, davanti alla stazione dei treni, a Rovereto.
Un commercio, cui vanno date risposte chiare com'è stata chiara, quelle delle Forze dell'ordine ma che adesso, si spera, che anche dalla Magistratura arrivi una conferma e se l'accusa sarà documentalmente provata, con l'espulsione immediata dei rei.
Nessuna polemica, dunque, ma l'invito a un controllo attento, poiché il piano criminale prevede per un chiaro disegno non scritto, ma concreto, di trasformare chi cerca fortuna con la clandestinità, a essere manovalanza in carriera, per il reperimento e la distribuzione della droga, in mano a racket di delinquenti organizzati e senza scrupoli, che utilizzano questi disperati, per non rischiare in prima persona.
"Scafisti della droga", dunque, che vanno scovati con ogni mezzo, inducendo anche i corrieri arrestati a collaborare con la Giustizia italiana, perché purtroppo, il fenomeno droga, è in costante aumento e, quel che più preoccupa, sembrerebbero tornare in circolo anche droghe pesanti, che a Trento hanno già fatto vittime.
* consigliere provinciale-regionale