È facile: io penso ad una specie di gloria, frammentata, ma gloria, e imperfetta, ma gloria; e l'attualità in cui entra il cúneo – un uomo attivo –, questa attualità deve essere dominata; e lo stridore deve essere dominato, e chi c'è c'è, chi non vuole non ha; cosí c'è un'egemonia precisa: se il papa mette il naso da clown, il papa fa un atto di autorità; e questa egemonia precisa è un'arte precisa. È una forma di spettacolo. Bisogna organizzare bene, bisogna organizzare un clamore speciale, e organizzare la chiamata, e con furia. Non la bolgia – il gruppo doloroso –, ma la biologia singolare e personale: una storia, UNA.
Nella stessa giornata: Farinelli voce regina, Il giovane favoloso, uno dei film dove il Mondo è un Cane, e Scandalosa Gilda. Oggi ho visto – ho studiato – il livello medio e il livello basso.
Non si chiamano camere separate: si chiama separazione. È un fatto vero, è concreto. Ma anche la parola separazione è troppo astratta: è meglio dire errore, ma senza spiegazione non si vede l'errore, e allora è meglio non dire niente.
Il mandarino ha la sua grazia, il poeta è un osservatore dei mandarini. Poi muoiono centinaia di africani nel canale di Sicilia, ma che cosa volete? E che cosa vogliono loro? Noi siamo occidentali. E quindi abbiamo due possibilità: non ce ne importa niente oppure siamo artisti, e quindi pensiamo alle nostre soluzioni formali. Io ci penso. E mi giustifico cosí: sono vissuto senza acqua in casa, ho mangiato spazzatura, ho dormito per terra. Per questo mi giustifico. Perché la ricerca della forma perfetta – la frase perfetta – sta dentro questa disperazione. Ma la vera disperazione non è questa, perché è privata; e quando l'avrò messa in un film sarà un ruolo, e sarà lasciato.