
Con altrettanta naturalezza Louis accetta e così i due iniziano e approfondiscono la loro conoscenza. Si confidano e raccontano la vita intera e nello stesso tempo riscoprono l'amore.
Il film non racconta una storia caratterizzata da eventi tragici o colpi di scena inaspettati come spesso accade in alcune pellicole che per forza vogliono raccontare storie uniche.
Tutto succede con molta semplicità e i due attori protagonisti, come riconosciuto dalla critica che ha stroncato il film, fanno la differenza.
Il film viene paragonato da alcuni ad un romanzo della Harmony, banale e stucchevole. Invece, proprio grazie alla partecipazione di Redford e Fonda, il film non risulta banale ma al contrario vero e plausibile. La critica punta il dito sulla produzione di Netflix, colosso dello streaming che finanzia prodotti che possano piacere alla massa.
A differenza del film, il libro sembra essere decisamente di qualità superiore, come spesso comunque accade quando si mettono a confronto opere letterarie e cinematografiche.
Haruf, autore del libro, leggendo le recensioni sembra essere un narratore che con una prosa semplice ma ben scritta conquista i suoi lettori.
A differenza del film, nel libro si nota un approfondimento di temi che nella pellicola vengono solo sfiorati.
I due protagonisti oltre a farsi compagnia confidandosi e conoscendosi ripensano alle loro vite, riflettendo sugli errori e i trascorsi di cui sono stati protagonisti.
Vista l'età dei due personaggi principali è inevitabile che, ad un certo punto della vita, si faccia un bilancio. La sensazione, comunque, che rimane è la pragmaticità con cui Louis e Addie affrontano questo percorso e questa delicata fase della vita che spesso è caratterizzata da solitudine e depressione.
In questo caso il sentimento che si respira è la serenità dovuta ad una sana consapevolezza delle vite vissute.
Our Souls at night; regia: Rites Batra; soggetto: Kent Haruf;sceneggiatura: Scott Neustadter, Michel H. Weber; produttore: Netflix; fotografia: Stephen Goldblatt; montaggio: John F. Lyons; musica: Elliot Goldenthal; scenografia: Jane Ann Stewart; attori: Robert Redford (Louis Waters), Jane Fonda (Addie Moore) 2017; 101 min USA