
Con questa sensazione sono uscito l'altra sera dal cinema Modena. Se andavo in birreria era meglio!
La regia di Steven Spilberg non basta a giustificare il prezzo del biglietto. E per fare un paragone con le vicende narrate da "Trentinolibero" è come dire che le firme dei grandi Architetti (leggi Renzo Piano) non bastano a giustificare i costi di certi cantieri (leggi il quartiere delle Albere o ex Michelin)!
La storia narra di Joey, un purosangue inglese che, passando da padrone in padrone vive un odissea tra campi di battaglia e trincee nella grande Guerra. Ovviamente nel film si parla dell'orrore per la guerra, dei diversi "amori" degli umani per l'animale, ma di fatto resta la quint'essenza della superficialità!
Di film che parlano di guerra Spilberg ne aveva già fatti e quindi il paragone risulta impietoso...."Salvate il soldato Ryan" e "Schindler's List" surclassano questa pellicola.
Se invece vogliamo incentrare l'attenzione sul protagonista (e cioè il cavallo) moltissimi sono i film che raccontano di questi stupendi animali in maniera migliore... "Seabisquit," "Black Stallion", per arrivare (e non si scherza) addirittura ai film per bambini quali "Striscia una zebra alla riscossa".
E pur vero che qualunque film sia volto a trasmettere il rispetto e l'amore per gli animali va sempre apprezzato ma questo film, risulta essere solo una banale storia di un cavallo che va in guerra.
Aspettate l'uscita in dvd o di vederlo in televisione.
Jake