Trento, 21 aprile 2013. – di Elettra Taverna
Il personaggio interpretato da attore e regista risulta pacato e minimalista, la regia è decisamente realistica, la ricostruzione dell'epoca storica impressionante. Capace di smuovere ricordi di bambino con le immagini della rivoluzione viste al telegiornale. Sembra quasi un documentario ma con la suspence alla "I tre giorni del Condor".
Tanti sostengono che come sempre ha vinto la morale, la descrizione di un America buona contro un Oriente cattivo; invece si vede e si capisce che la causa di tutto - è chiaro - sono gli USA che organizzano un colpo di stato per riprendersi il petrolio, e una popolazione che dopo mille angherie si difende con la violenza.
La storia della fuga rappresenta la parte realtà romanzata, diciamo il pretesto per raccontare momenti lontani che poi tanto lontani non sono.
L'attore Bryan Cranston, conosciuto soprattutto per il ruolo del padre sempre sull'orlo di una crisi di nervi nella serie tv Malcolm (2000-2006), oggi dimostra tutta la sua bravura in una prova difficile accompagnato da un cast davvero sorprendente.
"Argo"; regia:Ben Affleck; soggetto: Joshuah Bearmann; fotografia: Rodrigo Prieto; attori: Ben Affleck (Tony Mendez), John Goldmann (John Chambers); montaggio: William Goldenberg; musiche: Alexandre Desplat; scenografia: Sharon Seymour; costumi: Jacqueline West; trucco: Mike Westmore;2012 USA 120 min.