
Alla fine però il quartetto si ricompone e si esibiscono in Bella figlia dell'amore dall'opera il Rigoletto.
Nel cast ci sono veri musicisti in pensione e compaiono tutti in foto scattate durante la carriera nei titoli di coda. Il film, presentato nel 2012 al Toronto International Film Festival e diretto da Dustin Hoffman che è alla sua prima regia, è decisamente dotato di molta grazia. Il suo stile "britisch" lo rende davvero gradevole, ma la storia forse è un po' banale, nonostante questo, merita sicuramente di essere visto.
Hoffmann gira il film lasciando molto spazio agli attori e la sua presenza è decisamente sussurrata e delicata. Il regista ha 75 anni nel 2012 e forse la sua età lo ha aiutato in questo racconto di vita che ha come protagonisti persone anziane che un tempo però erano uomini e donne di successo. I sentimenti che suscita il film sono sopratutto la tristezza per la vecchiaia che prima o poi arriva e spesso senza nemmeno rendersene conto e il romanticismo dell'amore che dopo tanti anni ritorna.
L'approssimarsi della morte con l'invecchiamento della pelle, gli acciacchi e tutti gli aspetti della senilità guidano i personaggi in una riflessione sulla vita vissuta e sul tempo ormai ridotto che li separa all'arrivo del Traguardo che accomuna tutti gli esseri umani.
Quartet; regia: Dustin Hoffman; soggetto: Ronal Harwood; sceneggiatura: Ronald Harwood; attori: Jean Horton (Maggie), Reginald Paget (Tom), Wilf Bond (Billy Connolly) ; fotografia: John de Borman; scenografia: Andrew McAlpine; musiche: Dario Marinelli; 2012; 98 min, Regno Unito.