Libri di pregio
Verona, 29 maggio 2018. - recensione di Sergio Stancanelli
Titolato "Grandi navi da battaglia tedesche" con la precisazione "della seconda guerra mondiale", sottotitolo "Costruzione, armamento, storia, battaglie", fratelli Melita editori in La Spezia, questo volume di lusso, di grandi dimensioni, elegantemente rilegato (224 pagine, prezzo ricoperto ma euro 35), dove il testo, dell'inglese M. J. Whitley (London 1989), traduzione di C. Albano, a cura di I dioscuri di Genova, non occupa più spazio delle illustrazioni (fotografie – tutte in nero, ma per la gran parte inedite – , disegni, schemi, prospetti), prende in realtà l'avvio dalle navi da battaglia tedesche della prima guerra mondiale ("Pommern", "Thüringen", "Markgraf", "Hindenburg", "Baden", "Bayern", "Hannover", "Schleswig-Holstein", "Hessen", "Sachsen", "Würtemberg", le ultime due non terminate prima della fine del conflitto), non trascura le corazzate tascabili ("Spee", "Scheer" e "Deutschland", poi "Lützow"), e si occupa anche delle portaerei ("Zeppelin" ed altra non battezzata, mai entrate in servizio).