Trento, 24 settembre 2022. – di Flavio Bertolini
Teo Teocoli, istrionico, divertente, originale, unico nel panorama del cabaret italiano ha presentato al Festival dello sport il suo ultimo libro scritto con Gabriella Mancini "Il piede de Dios".
Si tratta di un romanzo autobiografico che ripercorre momenti della vita del comico milanese.
La nostalgia di un mondo del calcio ormai scomparso traspare nelle parole di presentazione. Il mondo del calcio e quello dei tifosi hanno nuove caratteristiche e tutto è cambiato velocemente.
Lo stadio era vissuto molto di più di adesso dai tifosi, anche prima della partita. Si entrava molto prima, c'era la voglia di salutare e stare con gli amici, tanto che la presenza era quasi un modo di socializzare.
Durante la presentazione, Teo Teocoli non si sottrae a riproporre alcune imitazioni di personaggi che lo hanno reso celebre: Adriano Celentano, Adriano Galliani, Cesare Maldini, per la gioia del pubblico presente in piazza del Duomo.
Il titolo del libro è stato scelto da Teo ispirato dal grande Diego Armando Maradona, forse per omaggiare il grande campione argentino. Attraverso il protagonista, l'autore ha modo di ripercorrere il periodo vissuto in Spagna, dove ha conosciuto Salvador Dalì, raccontando qualche aneddoto, come quando si trovava con il noto artista ad ammirare il mare, e gli chiese: "Che piensa de todo esto?" Es un meraviglia? ...Dalì gli rispose: "No es una mierda!" per via delle alghe che, anche non apparendo alla vista, poi si sentono se entri nell'acqua e rendono il mare una m....
La musica spagnola e il ballo sono state delle grandi passioni per Teo. In particolare il flamenco. E nel suo periodo spagnolo si è dedicato molto a loro.
Teo, da sempre tifoso milanista, fa una classifica dei migliori giocatori: 1. Rivera 2. Van Basten 3. Kaka. Un ricordo molto intenso è per l'amico Pierino Prati, conosciuto a Riccione dopo un inseguimento di un'ora. Appena raggiunto gli chiese: sei Pierino Prati? Si, e tu chi sei? Teo Teocoli, che allora non era nessuno. Pierino Prati lo trovò così divertente, che lo invitò al grand Hotel dove alloggiava. I due giocavano spesso a pallone in spiaggia. Teo fu invitato al suo matrimonio e a quello del figlio. Alla fine della carriera calcistica, Pierino Prati fu un po' dimenticato. Era solito allenare i ragazzi, e l'estate la passava a Cortina, dove Teo lo andava a trovare spesso, fino a quando un'estate dopo due settimane che non aveva più notizie, scoperse che se ne era andato. Lo ricorda con una particolare emozione.
Poi c'è un passaggio anche al suo primo periodo di musicista con la Pfm, Premiata Forneria Marconi, di cui fu membro agli esordi. La presenza di Teo portò a dei cambiamenti nel tipo di musica, che passò dalla musica rock country, a delle sonorità più rithm and blues. Se ne andò perché lo chiamò il capo, Adriano Celentano, quando sentì il testo di "Nessuno mi può giudicare". Tra i personaggi del romanzo c'è anche Rino Gattuso, che gestisce una pescheria. C'è pure Chicco Evani, l'uomo di Tokyo, come viene ricordato per il gol che segnò nella coppa intercontinentale contro il Medellin.
Per quanto riguarda i progetti futuri, Teo Teocoli, nonostante vari progetti con la Jalappas e Aldo Giovanni e Giacomo, ammette che per il cabaret i tempi non sono gli stessi di qualche anno fa. E' cambiata l'offerta televisiva, fatta di molti talent show.
C'è comunque Zelig, e una sua partecipazione con l'imitazione di Ray Charles. Al termine dell'evento c'è stato l'incontro con il pubblico e l'artista si è dimostrato come sempre molto cordiale con tutti firmando autografi e concedendosi per le foto di rito.
(nella foto il grande Teo al Festival dello Sport)