Monselice, 11 gennaio 2023. – di Adalberto de' Bartolomeis
Egregio Direttore, lo sappiamo: non può esserci una guerra che non procuri una miriade di atrocità. Si va dalle devastazioni di vite umane, con una moltitudine di uccisioni, morti dirette sotto le due linee di fuochi avversari, per giunta trovandosi in mezzo, oppure con semplici e dirette esecuzioni sommarie, mattanze gratuite, spari che ti raggiungono e alla fine non sai da quale parte arrivino, ma intanto ci rimani secco, fino ad altre morti indirette, per case, edifici, fabbricati che ti crollano addosso perché resi pericolanti da uno o continui bombardamenti.