
Giudichiamo il fatto di per se grave perché lesivo del diritto di un consigliere provinciale, nell'esercizio del suo mandato, di esprimere liberamente la propria opinione su fatti e dati circostanziati.
Se questo suscita l'irritazione dei dirigenti dell'ufficio tecnico viene da pensar male. Non si capisce come una semplice interrogazione possa preoccupare una funzionaria nel momento in cui essa sia certa di non avere nulla da temere rispetto al proprio operato.
Allo stesso modo restiamo perplessi per la reazione del sindaco Betta che non ritiene meritevole di particolare attenzione quanto accaduto, ma si permette di apostrofare il consigliere Civettini come un "provocatore".
* consigliere comunale di Ala del Movimento 5 Stelle