Trento, 24 maggio 2016. - di Antero Morreni
Signor Direttore, apprendiamo, da una rispettabile Testata locale, che ad un Consigliere Provinciale (ovviamente in aspettativa) è pervenuta una lettera di contestazione o provvedimento disciplinare che dir si voglia dall' Organismo Professionale di Rappresentanza, in merito ad un presunto (molto presunto) "comportamento contrario alla deontologia".
L'esponente politico aveva praticamente e in virtù del mandato, segnalato mediante interrogazione un caso di non buona sanità, chiedendo lumi in proposito.
Nell'intervento l' Interrogante aveva anche sottolineato, (non ritenendo giusto addebitare colpe specifiche al personale medico, infermieristico e ospedaliero) che : " «nonostante i tagli si fa in quattro (il Personale succitato) per garantire la qualità delle prestazioni. La responsabilità semmai va addebitata a chi da tempo considera la sanità un salvadanaio da cui prelevare risorse per far quadrare il bilancio provinciale con ricadute negative sia sui pazienti che sugli operatori».
Dov'è la violazione del codice deontologico ?
Cordiali saluti
https://it.wikipedia.org/wiki/Codice_deontologico
Caro Antero, il servilismo e la piaggeria, elevati a sistema. Zappini e consiglio direttivo del Collegio IPASVI, a casa subito! Claudio Taverna