Trento, 10 giugno 2016. - di Antero Morreni
Signor Direttore,ma come si fa ad offrire ad una madre con tre bambini piccoli un alloggio, di edilizia pubblica, in un edificio che già all'esterno presenta evidenti fenomeni di incuria e con un attiguo giardinetto chiaramente insalubre?
Eppure ciò è accaduto, nel civilissimo capoluogo del civilissimo Trentino, come ben ci illustra e dettagliatamente la nota e rispettabile Testata.
Al nucleo famigliare è stato poi impedito di visitare l'interno dell'alloggio se non dopo previa firma del contratto (della serie: a scatola chiusa ...) e questo ci lascia sbalorditi.
Scusi Direttore, ma chi mai prenderebbe un appartamento senza averlo visto ?
Con l'aggravante che in caso di rifiuto si verrebbe esclusi dalle liste di assegnazione per ben cinque anni. Probabilmente è uno spiacevole e sporadico caso ma forse sarebbe opportuno rivedere certuni regolamenti con assurde imposizioni.
Mi spiace per la sfortunata famiglia ...
Cordiali saluti