Trento, 5 settembre 2016. - lettera firmata
Scrive al vecchio compagno di classe. Settantasette anni dopo. Lettera già chiusa ed ora aperta
Santa Margherita ligure, 9 agosto 2016
Incredibile, Sergio Stancanelli, vedermi ancora citato da te su Trentino libero. E' un ricordo antico, un tornare ragazzino, vestito da anteguerra, nei silenzi rispettosi di allora, attenti a tutto quanto succedeva intorno a noi. Avevo letto tanto e scrivevo come veniva. Così nella vita ho scritto come se parlassi a voce. L'unico libro che ho stampato era la trascrizione di un discorso fatto, inciso su nastro. Te lo manderò. Il libro è nelle biblioteche di San Bonifacio, Cologna Veneta e dell'università di Padova, con disegni e fotogrammi. L'età vecchia chiarisce tante cose e vai a ricercare i punti chiari vissuti. Non riesco più a fare quello che dovrei e vorrei, quindi pazienza. Ottantanovenne come me, evviva. C'è da dire grazie. A presto
Rinaldo Caffarena
Verona, 29 agosto 2016
Caro Caffarena (ti chiamo per cognome, come ci chiamavamo a scuola, i nomi non esistevano), era la fine del 1939. Il mattino del 17 dicembre, alle 8.30, entrai nell'aula annunciando che la Admital Graf Spee era uscita da Rio de la Plata e si era autodistrutta davanti alla squadra navale inglese che al largo del porto argentino l'attendeva al varco: avevo ascoltato il Giornale radio delle ore 8 prima di venire a scuola. Ne venne che Flaminio (Antonio mi pare), poi impiegato alle Poste, mi si rivelò appassionato di navi da guerra: tutti gli anni comperava l'Almanacco navale. Mi contagiò, e nove anni dopo mi sarei trovato in Livorno concorrente ad essere ammesso nell'Accademia navale. Non ho scritto nessun libro, sino ad oggi, pur avendone iniziati diversi. Ho scritto articoli su giornali quotidiani del mattino e del pomeriggio, su riviste generiche e specializzate: navali soprattutto, sono un esperto delle guerre mondiali, il quotidiano veronese mi commissionò una storia della seconda sui mari. Ho conservato i ritagli che ho incollato su fogli di carta, rilegati per testate e per annate, occupano i nove piani di un grande armadio e presto costituiranno un problema grave per i miei figli. Grazie per il tuo cd "Le mie campagne degli Zuccheri 2, Cologna veneta 1951-53" (17' ca.), non lo recensisco poi che si tratta di un'edizione fuori commercio. Volevo solo dire che ci si incontra e non sappiamo quale sortiremo domani. Con Mennella (Gianni, ne sono certo, perché ci si è tenuti sempre in contatto), medico come te, il quale mi ha invitato suo ospite a Bogliasco, si progettava di venire a trovarti: ma il mio viaggio ha dovuto essere rimandato, perché il mio figlio maggiore, che ha un piede in Verona e l'altro in Genova, non ha potuto portarmi, ed io ho difficoltà ad ascendere i gradini dei treni. Del rinvio son deluso, anche perché in Rapallo, l'ultima volta che vi fui, era il 16 dicembre 2012, avevo avvicinato sul lungomare uno degli esemplari di mammiferi eretti più affascinanti in cui mi sia mai imbattuto, Genny, e volentieri avrei ripreso il discorso, prolungatosi poi solo per telefono. A presto: spero, promitto, e mi fermo qui perché non vorrei essere spergiuro.
Sergio Stancanelli