Lun03202023

Last update03:11:58

Back Home News Rubriche Lettere dei Lettori «iononrischio», davvero?

«iononrischio», davvero?

  • PDF
Valutazione attuale: / 1
ScarsoOttimo 

NOT TN plasticoTrento, 25 ottobre 2016. - di Mauro Corazza

Egregio Direttore, nello scorso fine settimana in Piazza Pasi, a Trento, era stato allestito un punto informativo della Protezione Civile, in collaborazione con il Comune, nell'ambito dell'iniziativa "iononrischio".

Scopo di questa campagna è stata la sensibilizzazione dei cittadini sulla cultura della prevenzione e sul ruolo attivo che ognuno può avere nella riduzione dei rischi riguardanti eventi naturali importanti come, ad esempio, terremoti e alluvioni.

Questa iniziativa va sicuramente lodata e condivisa per responsabilizzare chiunque nel proprio piccolo agire quotidiano.

Tra le zone che verrebbero colpite da esondazioni del fiume Adige ci sono Roncafort, Campotrentino, alcuni punti del centro città fino ad arrivare a Trento Sud e nello specifico a via al Desert. Proprio per questo motivo ci lascia ancora più perplessi il risultato pubblicato di recente sull'ipotesi di eventi alluvionali di varie intensità sulla città di Trento.

Sì, esatto, proprio la via dove sorgerà il Nuovo Ospedale Trentino (NOT). In caso di eventi tragici ma probabili, la struttura verrebbe completamente coinvolta e, in situazioni di minore intensità, potrebbe essere parzialmente danneggiata o, comunque, restare isolata e, quindi, non raggiungibile.

Per evitare questo, si dovrebbe agire con una serie di interventi che vadano a modificare il percorso di deflusso delle acque alluvionali.

Stiamo sicuramente parlando, infatti, di eventi drammatici ma possibili, anzi già avvenuti esattamente 50 anni fa.

Abbiamo anche testimonianze sempre più frequenti di quanto gli eventi atmosferici si siano modificati negli anni e acquisiscano caratteristiche sempre più violente.

Ci sorgono, quindi, spontanee alcune domande: la campagna "iononrischio" era destinata soltanto ai cittadini o può riguardare anche i nostri amministratori? Questo studio statistico sarà preso in considerazione da chi di dovere? Gli amministratori comunali che sono parte attiva di questa iniziativa riusciranno a farsi sentire attivamente anche con i colleghi della Provincia? Quali dovrebbero essere gli interventi da fare per scongiurare queste ipotesi? E con che costi ulteriori?

«iononrischio», davvero?

Chi è online

 115 visitatori e 1 utente online