Verona, 14 novembre 2016. - di Sergio Stancanelli
Caro Direttore, Verona, tardo pomeriggio di sabato 12 novembre. Transitando per via Pasubio noto, specificamente davanti al caseggiato omonimo di recente costruzione, diverse spaccature nella strada, sia nell'asfalto che nei marciapiedi. Non sarà niente, ma ad ogni buon conto penso sia opportuno avvertire i Vigili del fuoco.
Rientrato in casa, cerco tale voce nell'elenco telefonico, formo il relativo numero 115 e rendo nota la mia constatazione, per apprendere dalla voce maschile la quale mi risponde (sono le ore 19.10) che la segnalazione dev'esser fatta ai Vigili urbani. Cerco tale voce nell'elenco telefonico, e constato che non vi figura. La ricerco sotto la voce Comune, per constatare che neanche ivi compare: però in uno spazio in fondo pagina leggo che si possono fare segnalazioni via sms alla Polizia municipale al numero... altolà, il numero è "riservato a sordi e mutilati della voce".
Per quanto il mio udito non sia più quello di una volta, non posso vantarmi di farne parte, sicché a scanso di venire imputato di falso, mi astengo. Ma ecco un "Numero verde per segnalazioni": 800 20 2525. Lo formo, e da una gentile voce femminile registrata apprendo in quali giorni e in quali ore l'ufficio è aperto, dopo di che vengo ringraziato per aver chiamato. Mi sorge il dubbio di dover cercare la voce Polizia municipale, e di fatto la trovo: 045.807 841 1, "tutti i giorni 24 h su 24".
Finalmente! Menomale che il sommovimento terrestre da me paventato non si è ancora verificato! Formo il numero risolutore, e una gentile voce femminile registrata mi informa che gli uffici sono aperti dal lunedì al sabato dalle ore alle ore. Fine della trasmissione. Dal mio primo tentativo di telefonata è trascorsa un'ora. Inutile precisare che, a questo punto, rinuncio.