
E' un politico, è un Capo di Stato, certo, è anche un "Presidente del Consiglio dei suoi ministri e quindi l'ultima parola, che poi diventa la prima è sempre sua. Solo che giudica e si qualifica uomo tra gli uomini. Prevenuto per l'elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti, lo ha definito non un buon cristiano se innalza muri con il confine di uno Stato, il Messico che, di fatto, dalla fine della guerra civile e quindi da oltre 200 anni, ci sono sempre stati tanti problemi, dal narcotraffico, alla corruzione, agli arrichimenti illeciti, alla delinquenza, più o meno notoriamente, non facilmente gestibile.
Poi, sembra, ma forse e spero sia stato frainteso, abbia rincarato la dose accostando questo Trump ad Adolf Hitler facendo un paragone di elezioni dove il primo sarebbe stato eletto con il consenso popolare e per cui, commettendo, peraltro, uno strafalcione madornale di "orrore" storico, di come siano davvero andate le cose in quella Germania, a dispetto di un imprenditore miliardario neo eletto alla Casa Bianca, non così, come nemmeno siano andate le cose in quel tempo.
Quantunque queste dichiarazioni siano state espresse e l'ultima risulti attendibile dispiace che un Pontefice torni ad essere come Alessandro VI, conosciuto come il Borgia!