Trento, 7 febbraio 2017. - di Antero Morreni
Caro Direttore, abbiamo assistito (video) alla molto-poco edificante scenetta accaduta nell'ufficio del primo cittadino di Bolzano che ha energicamente reagito ad una (delle consuete) provocazioncine di un gruppuscolo folcloristico.
Unica nota stonata in questa farsa, e di ciò mi dolgo assai, è la distruzione della preziosa statuetta ma concordo con l'opinione del primo cittadino bolzanino: non si taccia di "fascista" chi non lo è perché suona insulto a chi veramente ha l'ONORE di esserlo!
Inoltre:
Sarei grandemente ingenuo se chiedessi di essere lasciato in pace dopo morto. Attorno alle tombe dei Capi di quelle grandi trasformazioni, che si chiamano rivoluzioni, non ci può essere pace; ma tutto quello che fu fatto non potrà essere cancellato. Mentre il mio spirito, ormai liberato dalla materia, vivrà, dopo la piccola vita terrena, la vita immortale e universale di Dio. Non ho che un desiderio, quello di essere sepolto accanto ai miei nel cimitero di San Cassiano.
Nobis
http://www.secoloditalia.it/2017/02/bolzano-eva-klotz-porta-statuetta-del-duce-comune-ed-bagarre/
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Caro Antero, prendo in prestito... «Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa». Con i migliori saluti Claudio Taverna