Trento, 29 maggio 2017. - di Antero Morreni
Caro Direttore, ricorreva, qualche giorno fa (22 maggio 1939) nella Cancelleria del Reich, a Berlino, i rispettivi Ministri degli Esteri, firmarono il "Patto d'acciaio" fra la Germania Nazista e l'Italia Fascista. Il Patto impegnava le due Potenze dell'Asse a darsi reciproco aiuto, politico, diplomatico e anche militare – in caso di conflitto- nella difesa dei rispettivi "interessi vitali". Il Patto obbligava anche i due Paesi a non firmare eventuali trattati di pace separatamente.
Con quella storica firma si intendeva "confermare con un Patto solenne gli stretti legami di amicizia e di solidarietà che esistono fra l'Italia Fascista e la Germania Nazionalsocialista. Il Popolo Italiano ed il Popolo Tedesco, strettamente legati tra loro dalla profonda affinità delle loro concezioni di vita e dalla completa solidarietà dei loro interessi, sono decisi a procedere, anche in avvenire, l'uno a fianco dell'altro e con le forze unite per la sicurezza del loro spazio vitale e per il mantenimento della pace. Su questa via indicata dalla storia, l'Italia e la Germania intendono, in mezzo ad un mondo inquieto ed in dissoluzione, adempiere al loro compito di assicurare le basi della civiltà europea."
Cordiali saluti
https://it.wikipedia.org/wiki/Patto_d%27Acciaio
https://www.youtube.com/watch?v=JiCn8e2qtIo