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"Marchiori, sei il Renzi del PATT”

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Simone MarchioriTrento, 18 luglio 2017. - di Sergio Manuel Binelli

Egregio Direttore,sfogliando la stampa odierna ci si può imbattere in una lettera intitolata testualmente "L'Italia deve chiudere i propri porti", per mandare un segnale all'Unione Europea in riferimento all'emergenza dei migranti.

Per strano che possa essere è stata scritta proprio dal giudicariese Simone Marchiori in persona, braccio destro del segretario del PATT Franco Panizza; o forse non è poi così strano come potrebbe sembrare. Chi è vigile dietro le quinte della scena politica sa perfettamente che è in atto un cambio di strategia da parte del centro-sinistra sul tema dei migranti: da ultimo, lo dimostra il ddl sullo ius soli temperato e culturae (sul quale siamo intervenuti), che è stato rimandato ad autunno con tanto di minacce di non voto da parte della SVP e dello stesso PATT.

E se pare che i rappresentanti delle sinistre siano convinti di quello che dicono, chi invece sta denunciando da molti anni le problematiche sull'immigrazione (sentendosi sputare addosso accuse di populismo o di xenofobia) sa perfettamente che quando c'è aria di elezioni i capogiri della mente umana raggiungono livelli esorbitanti, in questo caso dovuti al fatto che nel centro-sinistra, se non si sta capendo nulla di quello che si sta dicendo, si ha perlomeno capito che i temi scottanti alle prossime elezioni (nazionali e locali) saranno quelli dell'immigrazione e della sicurezza.

Pure Matteo Renzi sta sperimentando il populismo ("Aiutiamoli a casa loro", furono queste le sue parole in qualche recente dichiarazione), e pare che anche Marchiori non sia da meno (lui stesso nella lettera ha affermato che"La politica, quella vera, non può permettersi di aggirare i temi classificandoli come di parte."); come ai tempi del referendum costituzionale e anti-autonomista dello scorso novembre, anche questa volta i due leader vanno proprio a braccetto.

Tuttavia, se la memoria può servire a qualcosa sicuramente è a non farsi prendere in giro dai politicanti di professione: è ormai assodato che la sinistra italiana è stata una dei maggiori sponsor dell'immigrazione incontrollata, e il Patt ancora una volta ne è stato complice! Dov'erano questi signori quando a livello internazionale ed europeo si stava consumando uno scempio, ovvero la trasformazione del nostro Paese nel porto d'Europa? Perché il PATT e l'UPT (quelli che volevano fare il Partito del Trentino) continuano ad appoggiare un Governo insensato, anche in situazioni in cui potrebbero fare l'ago della bilancia? Per qual motivo non sostengono i sindaci che con coraggio non vogliono far parte di questo circolo vizioso (il sindaco di Avio non fu proprio osannato ai suoi tempi quando si rifiutò di fornire strutture per i profughi)?

E soprattutto per quali ragioni come Provincia autonoma non gestiamo questo fenomeno, per la parte che ci compete, in modo più sensato? La nostra proposta del CIE è stata rifiutata, come anche l'idea di creare un Corpo unico di polizia locale; eppure le istituzioni locali sono ancora punto e a capo, ma come AGIRE per il Trentino continueremo a battagliare senza paura di essere targati volgarmente e stupidamente come "xenofobi" (non solo il nostro coordinamento Trentini dal mondo dimostra che sono accuse sciocche, ma la mia persona discendente da varie tradizioni culturali può ampiamente provare che il razzismo non fa parte del centro-destra autonomista).

Quindi, caro Marchiori, di che cosa sta parlando?

* coordinatore organizzativo di AGIRE per il Trentino

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