
Il nocciolo della questione ritengo sia però un altro. Dopo anni che non si è arrivati da nessuna parte con una giunta dormiente e incapace, bisognava mostrare non solo chi è stato più bravo all'interno delle istituzioni ma anche avere il coraggio di fare una prova di forza.
A volte l'opzione del manifestare è l'unica via con cui si può svegliare una "situazione" dormiente. Un po' come quando un sindacato indice lo sciopero: extrema ratio percorribile quando la rottura tra chi chiede e chi non da è talmente forte da non vedere prospettive se non appunto in una manifestazione. Il rischio è che la stessa non produca esito positivo che darebbe il beneplacito alla amministrazione di dichiararsi brava "soltanto" perché noi non abbiamo avuto un forte consenso.
Insomma, tutti stiamo lavorando per la città: chi fuori dalle istituzioni, chi dentro le stesse, chi in attesa di qualcosa. I 5 Stelle adesso spiegano con delle formule matematiche a noi di Agire come dobbiamo lavorare (e sicuramente, visto come stanno amministrando alcune città, non abbiamo niente da imparare), dimenticando come loro hanno lavorato prima di entrare nelle istituzioni. Ritengo che Agire, Lega Nord e Forza Italia debbano andare avanti come già stanno facendo, senza avere la pretesa di insegnare nulla a nessuno.
Grazie al cielo e alla ovvietà del contesto, il corteo per la sicurezza ha avuto esito positivo, pur mancando una gran fetta di adesione politica con scuse secondo noi banali e superabili, forse per problemi di comunicazione, forse per il momento che certo propizio (piena estate). Alcuni esponenti non sono intervenuti perché in standby. Aspettano, non si sa mai...
Riteniamo che sia arrivato il momento di non ascoltare il piagnucolare di quelle forze politiche che si presentano sotto mentite spoglie o che comunque con la scusa di essere civiche si tirano dietro persone e metodi ormai obsoleti. Quanto alla posizione di Fratelli d'Italia, ci lascia perplessi questo atteggiamento ambiguo condito con affermazioni di circostanza e non di sostanza, visto anche le recenti dichiarazioni. Poco importa, c'è ne faremo una ragione.
Concludo scrivendo per l'ennesima volta che non vogliamo mettere veti alla coalizione di centro-destra. Fino ad ora è semmai accaduto il contrario. Sbaglia chi pensa di farsi vivo gli ultimi tre mesi della campagna elettorale per tirare la cordicella e chiedere di entrare nella squadra, come qualcuno ha sempre fatto: sarebbe scorretto soprattutto verso gli elettori che fino ad oggi hanno visto nel bene e nel male una coalizione sempre unita, attenta e aperta alle proposte, non solo alle critiche.
* di Agire per il Trentino