
Crediamo che questo fallimento dovrebbe far riflettere il Sindaco Andreatta, facendolo orientare verso l'uscita dall'Amministrazione della città dal punto di vista politico, poiché questi atteggiamenti sono sicuramente scandalosi e sta saltellando di qua e di là senza trovare soluzioni per la città e questo ne è solo l'ultimo esempio. Chiara, giusta e comprensibile allora la rabbia dei commercianti, ai quali va espressa la nostra totale solidarietà, ma anche l'invito a non demordere affinché non sia solo l'abbandono di quel territorio lo strumento per dimostrare la contestazione a un'Amministrazione comunale non solo disattenta, ma ingannevole.
Si prende anche atto delle parole espresse nella risposta all'Interrogazione sopra citata, dove la Provincia – pur dichiarando di non aver competenze al riguardo – condivide l'idea della riqualificazione di quella zona della città (Prot. n. A039/2016/ 360288 /2.5-2013-1091). Anche queste sono comunque chiacchiere, perché la storia delle competenze risulta, come noto, una sorta di elastico che si tira a piacimento.
In effetti, per altre situazioni in termini di intervento sui territori, la Provincia nel momento in cui doveva, è intervenuta. E anche su questo tema, chiaro che avrebbe dovuto farlo perché l'interesse di Piazza Mostra e della porta del Castello del Buonconsiglio non può essere relegata all'incapacità di un'Amministrazione comunale, quale è quella di Trento, che oggi si dimostra assolutamente inadeguata.
* consigliere provinciale-regionale