
Grazie a questa messa in scena, Renzi è riuscito per la prima volta nella storia a far litigare il PD con il Presidente della Repubblica, giustamente "seccato" per quest'ingerenza dal momento che la nomina della carica in questione spetta al Colle (su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Governo e sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d'Italia); sarebbe davvero il colmo se poi qualcuno sollevasse il conflitto di attribuzioni.
Quello che però fa ridere di più è che questa crociata in nome della "fiducia" (citando la mozione) provenga proprio dal PD, dopo le inchieste di Banca Etruria e Monte dei Paschi di Siena, le pessime riforme bancarie degli ultimi tempi e gli altri scandali ai quali il centro sinistra ha sempre fatto orecchio da mercante verso i piccoli risparmiatori; inoltre ha ragione chi dice che il PD voglia occupare ogni posizione di potere: il Trentino ne è un esempio lampante! Basta guardare dove sono finiti in questi anni alcuni "non eletti" di PD, PATT e UPT.
Purtroppo nel nostro Paese manca la maturità di nominare le persone, per degli incarichi prestigiosi, in base alle competenze piuttosto che all'appartenenza politica; speriamo vivamente che l'irresponsabilità del PD non procuri ulteriori danni al Paese.
*Coordinatore organizzativo di AGIRE per il Trentino