Tione, 8 gennaio 2018. - di Tanya Marino
Egregio Direttore, nuovo anno, nuovi imbecilli. Da alcune segnalazioni è giunta notizia che all'inizio del nuovo anno a Stumiaga, frazione del comune di Fiavè, sarebbe stato vandalizzato il bellissimo presepe allestito dalla cittadinanza, e non sarebbe la prima volta che accade una cosa del genere.
Le dinamiche non sono ancora molto chiare, ciò nonostante è doveroso da parte del mondo della politica condannare senza condizioni quest'atto vile e sconsiderato. Gesti come questi rappresentano una gravissima mancanza di rispetto non solo verso il lavoro (gratuito) delle persone, ma anche verso le nostre tradizioni giudaico- cristiane.
Di conseguenza nel momento in cui si dovesse appurare il fattaccio non ci si potrà permettere di banalizzare la vicenda come una "ragazzata" o come una "bravata da niente", ma bisognerà chiamarla per quella che è ovvero cristianofobia.
A questa conclusione ci si può arrivare tranquillamente, e senza invocare il comodo allarmismo, guardando come si sta trasformando la nostra società: niente crocifissi nelle scuole, via i presepi e gli alberi di Natale, sostituzione della parola Gesù con Perù nelle canzoni di Natale,... tutto in nome di una presunta laicità sempre a senso unico e che suona quasi come un nulla-osta alle continue mancanze di rispetto verso i cristiani come da ultimo i furti e i vandalismi nei confronti dei bambini Gesù (adesso sostituiti con delle bambole come a Trento, in Piazza Fiera).
Concludendo, ci si augura che le istituzioni aiutino i cittadini a ripristinare il presepe a Stumiaga e che fatti del genere non avvengano mai più nelle nostre Valli perché il vandalismo non ci appartiene né ci deve appartenere.
*AGIRE per il Trentino