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Adesivi sensoriali per non vedenti

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Gian-Piero-RobbiTrento, 4 maggio 2018. – di Gian Piero Robbi

Egregio Direttore, prendersi cura dei disabili è un dovere di tutta la classe politica: da quella che sta a Roma a quella che si occupa dei quartieri. Perché i disabili hanno il diritto ad avere una vita dignitosa dopo che la natura o un incidente li ha costretti ad un'esistenza difficoltosa. Ed è per questo che va lodata ogni iniziativa in tal senso, come quella che sta prendendo piega in varie città.

E' questo, ad esempio, il caso di Brescia, dove saranno applicati 1.200 adesivi sensoriali nelle fermate dei bus con lo scopo di venire incontro alle difficoltà di lettura da parte delle persone cieche o ipovedenti. E non finisce qui. Perché nella città lombarda hanno scelto di seguire diverse iniziative per migliorare la mobilità dei disabili con una campagna ad hoc: 'Benvenuto a bordo'.

Infatti, oltre agli adesivi sensoriali, agli autisti dei bus urbani e delle associazioni è stato diffuso un depliant esplicativo sulla buona prassi da seguire in favore dei passeggeri disabili e sulle norme di legge da applicare.

Già, perché è importante che gli autisti siano preparati ad accogliere sui mezzi pubblici i disabili. Una doppia iniziativa che non sarebbe male fosse presa anche a Trento, dove occorre migliorare il rapporto tra la città e la disabilità, diventando la prima ancora più sostenibile.

Ed è questa una delle tante battaglie di buon senso che stanno a cuore al sottoscritto e a tutto il Movimento Agire per il Trentino, attento alle problematiche sociali e soprattutto propenso a progetti concreti perché le parole possono essere bellissime ma da sole non portano a nulla.

Ci vuole, infatti, un cambio di rotta. In Italia vivono 4 milioni e mezzo di disabili che hanno bisogno di atti e di riferimenti (ed è per questo che non sarebbe affatto male l'istituzione del famoso Ministero per la Disabilità, come promesso da Matteo Salvini se gli venisse dato l'incarico di formare un governo).

E bisogna partire dalle cose che sembrano 'piccole' - come gli adesivi sensoriali di Brescia - ma non lo sono. Perché i disabili vanno assistiti e aiutati nel vivere quotidiano, non facendoli sentire diversi ma più autonomi possibili.

• Agire per il Trentino

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