D'accordo con la linea dura del governo, la situazione è drammatica, anche in Trentino
Trento, 18 luglio 2018. - di Gian Piero Robbi
Stimato Direttore, prima c'erano le banche, adesso ci sono le slot machine nei locali, e le video-lottery. Provate a passeggiare per le strade di Trento e assisterete a questo scempio. La povertà è un grande trampolino di lancio per il gioco d'azzardo e gli avvoltoi che fanno parte di questo mondo.
Noi di Agire per il Trentino siamo contro questi venditori di speranze, che non fanno altro che ridurre sul lastrico decine di famiglie. E non nascondiamoci dietro il "solo chi rischia vince" perché per ogni vincitore ci sono centinaia di persone che si giocano gli stipendi nella speranza di portare a casa una vincita che possa cambiare la vita.
La cronaca di questi giorni ci fa capire che, ormai, siamo arrivati al culmine di una situazione veramente allarmante. Se chi, strozzato dai debiti di gioco, arriva ad uccidere o per lo meno ci prova, siamo arrivati al punto in cui, tutti noi, istituzioni in testa, devono prendere in seria considerazione l'idea di mettere al bando questa macchina legalizzata del gioco d'azzardo. Dove vogliamo arrivare?
Lo Stato deve offrire certezze, non sogni e speranze. Lo Stato deve offrire lavoro, non slot machines. Lo Stato deve permettere ai cittadini di avere una vita migliore, non di sognare una vita diversa.
Quando saremo al governo di questa provincia, che secondo il Presidente Rossi, leggendo i suoi ultimi Tweet sarcastici, va tutto bene, provvederemo a regolamentare questo mercimonio di speranze perché contribuisce al peggioramento della società sotto tutti i punti di vista.
Speriamo che nel frattempo, il Governo attui una vera "linea dura".
* Agire per il Trentino