L'accesso al posteggio riservato alle persone affette da disabilità è stato occupato dagli scarti nevosi delle scorse settimane
Trento, 2 gennaio 20120. - di Gian Piero Robbi
Egregio Direttore, è davvero necessario spiegare il motivo per cui sia importante eliminare le barriere architettoniche, rendendo le nostre città dei luoghi a misura di essere umano?
A quanto pare, Brusago - il paesino situato nel comune di Bedollo (TN) - dovrebbe tornare sui banchi di scuola. Il motivo? Imparare che non è possibile prescindere dagli stalli per disabili. I parcheggi che vengono riservati alle persone affette da patologie inerenti alla mobilità (e non solo) sono un diritto del cittadino di inalienabile valore. La foto allegata lo dimostra chiaramente e mette in luce una triste realtà: la strada da percorrere verso il riconoscimento di questi valori è ancora lunga.
Le linee gialle sono state impiegate come deposito degli scarti urbani, occupate da cumuli di neve (ora, grazie al bel tempo, notevolmente ridotte) che impediscono l'accesso alle automobili. Impossibile comprendere il motivo di un tale gesto: la noncuranza dell'amministrazione comunale e dei cittadini stessi rischia di rappresentare un ostacolo insormontabile per quanti vogliano esercitare i propri diritti. Ma non è tutto: è infatti passato poco più di un anno da quando in Via S. Croce - a Trento - gli appositi stalli per disabili furono occupati da alcune transenne, in attesa di essere collocate altrove in vista di una manifestazione sportiva. Anche allora avevo messo in luce la disattenzione fatale di una città che, pur volendo strizzare l'occhio alle moderne infrastrutture urbane, finisce per cadere vittima del suo pericoloso disinteresse.
Brusago non è un caso particolare, dunque; sembra proprio che oltre alle barriere architettoniche siano state impiegate questa volta anche quelle naturali. La neve è diventata la protagonista di una vicenda che necessita di essere immediatamente denunciata, che merita di arrivare all'attenzione della comunità trentina e non solo. Lo scopo non è quello di criticare spietatamente ma di aprire una via di comunicazione privilegiata da cui comprendere che - per quanto apparentemente difficile da esercitare - il rispetto sociale si costruisce lentamente proprio dalla salvaguardia dei diritti altrui. E allora, con l'arrivo dell'anno nuovo e dei buoni propositi che per tradizione ne fanno seguito, non si può che sperare per la rimozione di qualsiasi forma di ostacolo urbano, con l'auspicio che non si debba più parlare di eventi analoghi. Felice 2020 a Tutti.