Trento, 31 gennaio 2020. - di Felice Antonio Vecchione*
Gentile Direttore, commento a margine sul livello della stampa italiana. Ho dato un'occhiata a Le Monde e il Guardian stamattina (sia la Francia che UK hanno casi confermati di coronavirus) e il tema Coronavirus è trattato in modo professionale: senza super titoloni e decine di minivideo acchiappa click, senza allarmismi (seppur il Guardian ha un liveblog - molto misurato e professionale - sul caso).
Nello stesso momento, in quello che sembra un universo parallelo, apro Repubblica e il Corriere e da come trattano la questione sembra di essere nel bel mezzo della peste bubbonica: possibili contagiati non confermati che spuntano come funghi (ma possibile che non si possano comunicare SOLO quelli confermati? Ma ci vuole tanto?), gente arrivata dalla Cina intervistata all'aeroporto solo per il gusto di mostrare le mascherine, indicazioni sulle mascherine che potrebbero scarseggiare, ospiti dell'hotel e direttori che parlano di cose non sanno, polemiche montate ad arte su notizie...che poi non lo erano.
Abbiamo un serio problema in Italia, un serissimo problema! Io non so cosa passa per la testa della maggioranza dei giornalisti, davvero. Mi sfogo con Lei, e provo una pena infinita per la scarsa qualità del giornalismo nel nostro paese. Una desolazione.
*UN CITTADINO, NON UN POLITICO.
Tel. 3477859135 – email: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
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