Trento, 23 luglio 2020. - di Francesco Agnoli
Egregio Direttore, apprendiamo del ritiro di Alessandro Baracetti nella corsa a candidato sindaco di Trento: la notizia arriva nello stesso tempo attesa ed improvvisa.
Si è tergiversato, improvvisato, accelerato, frenato... era difficile immaginare che alla fine la macchina, a furia di sbandare, non uscisse di strada.
Siamo stati, in un certo senso, facili profeti, fin dal principio.
All'uomo Baracetti, che ha sperimentato un po' bruscamente la durezza della politica, i nostri più cari auguri, per la sua vita familiare e lavorativa.
Quanto a noi, stiamo costruendo una squadra di cui andiamo fieri: vorremmo fare della coerenza la nostra cifra distintiva.
La politica delle furbate, dei machiavellismi, dei trabocchetti non solo è disdicevole, ma neppure paga, nel lungo periodo (la vicenda del piccolo Machiavelli fiorentino, in visita a Trento solo pochi giorni orsono, la dice lunga).
Coerenza significa che ci siamo presentati ai nostri candidati ed ai nostri potenziali elettori con un progetto e con un candidato sindaco: Silvia Zanetti.
Lì rimaniamo. Dalla curva di Si può fare, un solo grido (scherzoso): "Zanetti forever"!
Distinti saluti
* Segretario "Si può fare"