Trento, 28 dicembre 2020. - di Giannantonio Radice
Egregio Direttore, nel campo economico, le piccole realtà che vengono assorbite da più forti e strutturati competitor avviene principalmente per due motivi: per superare una concorrenza di mercato o per concludere "un affare" rappresentato da un prezzo in saldo. Ciò può avvenire anche in politica.
Dopo il comportamento, a dir poco indecoroso, consumato in occasione delle ultime consultazioni comunali che hanno visto la spaccatura della coalizione di centro-destra grazie "all'impegno" in tal senso operata in prima persona da Claudio Cia e dalla sua lista Civica Agire, era prevedibile che i nodi, prima o poi, sarebbero venuti al pettine. E così l'ipotesi di un rimpasto a livello provinciale che, da più parti si ipotizza, sembra più che mai credibile.
Il "giro di poltrone" vedrebbe dunque Roberto Paccher ricoprire lo scranno ora occupato da Walter Kaswalder (attualmente nel mirino delle minoranze che stanno senza soluzione di continuità chiedendo la sua sostituzione) che invece verrebbe dirottato sull'assessorato ora guidato proprio da Claudio Cia, punito così per le sue strategie perdenti che peraltro, non dimentichiamolo, non ha mai rinnegato. Gli eventi, verosimilmente, si svolgeranno in tal modo e a comprova di ciò il recente pubblico intervento di Claudio Cia, riportato dalla stampa, ne è una testimonianza.
In un inaspettato sussulto di sincerità e autocritica l'Assessore ammette che la sua compagine "non attira" e non ha seguito perché Agire viene identificato nel suo nome che non gode, presso il pubblico, di simpatie e quindi di seguito. Come parare il colpo in una prospettiva di un futuro galleggiamento politico?... Confluendo in Fratelli d'Italia, partito che sta godendo di positivi risultati nazionali e quindi rappresenta il giusto carro sul quale salire e dal quale, in un prossimo futuro poter reclamare aiuto e sostegno.
Nessun accenno ad atti personali di dignità e senso civico che diano prova della supremazia dei principi su cui si basa il movimento da lui creato rispetto alla sua persona; che so, dimissioni? Un passo indietro? Qualche parola di scusa verso quelli che dovrebbero essere gli alleati che ha osteggiato e danneggiato in maniera clamorosa?... Che non sia mai! La poltrona è un'altra cosa!