Perché è fin troppo chiaro che le sorti di noi cittadini occupano ormai l'ultimo posto nella scala delle priorità vista l'irrinunciabile precedenza riservata dagli eletti alla conservazione del "posto" (in molti casi immeritatamente conquistati) origine di convenientissimi e lucrosi privilegi. Gli sgradevoli e bassi comportamenti, alimentati dai più alti in grado , interessati al mantenimento dallo "status quo" sono dunque prontamente e adeguatamente accompagnati da repentini e vergognosi cambi di casacca miserevolmente etichettati " dei costruttori" anziché essere descritti con il loro vero nome: "foglie di fico". I vari Mastella, Ciampolillo, Polverini, Cerno, De Falco, Rossi, Nencini (ai quali non viene di certo negata il cambiamento di orientamento che però per essere credibile deve essere accompagnato dalle dimissioni) si aggiungeranno al folto gruppo già esistente, nel girone dei traditori e opportunisti.
Giudizio a parte spetta poi al Partito Democratico e a Matteo Renzi; il primo, retto con banalità e lentezza esasperante, continua ad essere un decisivo, passivo e colpevole complice di una perdurante e tragica crisi, il secondo abile, affascinante e credibile accusatore della inadeguatezza governativa, come al solito, al momento decisivo ( vedi la "democristiana" astensione anziché il voto chiaro di bocciatura del Governo), dopo aver tirato il sasso, ritira la mano rimandando continuamente la resa dei conti.
Un mondo politico di tale fattura non solo produce non poco imbarazzo ma fa anche paura.
(nella foto Giannantonio Radice)