
Se il Centro Studi De Tillier et similia si sentono realizzati chiamandola Tour du Tignet (con "n" e non "h"), ciò non autorizza la "lettera firmata" del 16 marzo a fingere che la dizione dialettale sia quella corretta e unica per tale vetta, alpinisticamente insignificante ma caratteristica se vista da Aosta.
L'anonimo doveva invece stigmatizzare il fatto che, su due cartelli esposti al pubblico in Saint Nicolas, sede di un Centro Studi sul Francoprovenzale, tale cima è erroneamente indicata come monte Lussé, distante quasi 6 chilometri in linea d'aria.
L'interesse strumentale per la montagna da parte di tale lettore è dimostrato dall'affermazione secondo cui, udite udite, la lingua francese non dovrebbe essere definita straniera visto che Roma e Parigi fanno entrambe parte della Comunità Europea: quindi in Valle non dovrebbero essere indicate come straniere lingue quali polacco, olandese, sloveno, rumeno, bulgaro, portoghese, ungherese, lituano, lettone, estone, finlandese e via così!
Francofili-non-francofoni valdostani, prima si riflette e poi si scrive (magari firmandosi)!
Giancarlo Borluzzi