Tale fenomeno, poi, ha la peculiarità di investire l'intera penisola. Non c'è contrada che non possa vantare e mettere a disposizione "bellezza e fascino". Se poi trasferiamo tali fortune in termini economici, tale settore occupa costantemente i primi posti in quanto a PIL nazionale.
Il periodo migliore (quello estivo) è ormai alle porte e gli operatori, dopo due anni di affanni, preoccupazioni e difficoltà si stanno attrezzando sull'onda di un riavvio economico che fino allo scoppio del conflitto Ucraino-Russo, sembrava inarrestabile. Recuperate il terreno è dunque diventato indispensabile in vista anche di un futuro tinto di colori non certo limpidi, chiari e favorevoli.
Ebbene, in questo contesto una ulteriore drammatica difficoltà si aggiunge alle non rosee prospettive per il futuro: la ingiustificata difficoltà se non impossibilità di reperire personale che possa assicurare efficienza e corretta operosità alle strutture esistenti, desiderose solo di trasformarsi in "macchine" produttive.
Quale il motivo di tutto ciò? E' persino stucchevole e banale dare risposta a questa retorica domanda. I danni provocati dal Reddito di Cittadinanza che, come formulato e attuato, è stato in grado di produrre solo effetti diametralmente opposti a quelli che volevano far credere e che invece nascondevano il retro intento di acquisire, come è avvenuto e avviene, voti, hanno trasformato i potenziali lavoratori in pigri seriali, molto più propensi agli ozi domestici che alla ricerca di un dignitoso e responsabile lavoro.
Non è giustificabile come un problema di tale importanza per l'intero Paese non possa essere risolto. Sarebbe sufficiente un semplice e banale provvedimento che racchiuda il concetto dell'obbligatorietà (per i mesi di giugno, luglio e agosto, cruciali e assolutamente indispensabili per il turismo italiano) dei titolari di reddito di cittadinanza ai quali viene indicato la possibilità di un impiego diretto o indiretto, senza possibilità di opzione, ad accettare l'incarico pena la decadenza dei benefici (intanto per tale periodo) derivanti dall'elargizione.
Troppo facile!
Ma chi del Governo prende questa iniziativa? Prepotente e insuperabile è il "limite della politica del rinvio" perché esiste sempre un evento che può incidere sull'esito elettorale; una volta ci sono le Amministrative Regionali, una volta quelle Comunali, una volta quelle politiche una volta..... le minacce della suocera che promette di non farti più polenta, crauti, puntine e fasoi in bronzon!