Ci vedo in questa mossa un disegno che per me potrebbe essere molto realistico, orchestrato magistralmente da lui stesso, l'ex banchiere dimissionario, su mandato dei suoi potenti amici delle "lobbies"occidentali.
Per prima cosa, una fuga ben motivata, sostenuta dal Presidente della Repubblica che precederà un inevitabile tsunami economico autunnale, che comporta una campagna elettorale che sarebbe potuta non essere breve, così da non consentire alle cosiddette "destre", date per vincenti dai sondaggi, di potersi preparare adeguatamente per vincere in modo netto.
Seconda cosa, la previsione di un governo che si regga, di conseguenza, su una maggioranza numerica poco stabile, che quindi, ceda dopo breve tempo.
Terza cosa, l'instaurazione di una nuova maggioranza emergenziale, come al solito, di "larghe intese", nuovamente non espressione della volontà popolare, che vada addirittura a riproporre, guarda un po' chi? un "Mario Draghi bis", in ossequio ai "diktat" dei pluripotententati occidentali.
Questa mia visione sarebbe un quadro da incubo ma, temo, avendo preso coscienza della perversa politica attuale che c'è in questa Nazione che sia molto verosimile.