Monselice, 8 settembre 2022. - di Adalberto de' Bartolomeis
Egregio Direttore, "Chi di lama ferisce, di lama perisce", o "fai del male e pensaci", oppure ancora: " non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" ( Bibbia - Matteo 7:12).
Insomma, i proverbi sono antichi quasi quanto il mondo ed un sano fondo di ragione ce l'avranno, io credo. Non sono stati pensati e buttati lì, per caso. Quindi, se mi riconduco alle decisioni che ha intrapreso la UE e la NATO nel continuare ad imprimere sanzioni alla Federazione Russa ed alimentare di armi l'Ucraina, questi esempi di proverbi che mi sono permesso di riportare, come lo stesso titolo che ho voluto dedicare a questo mio scritto, calzano a pennello con una realtà che molto presto temo non tardi ad avere le sue conferme, rifacendosi con le sopra citate allusioni.
Purtroppo, a seguito di una guerra divampata il 24 febbraio di quest'anno in Ucraina, con tutto ciò che la stessa, in atto, sta manifestando, comporterà effetti collaterali di conseguenze disastrose, intanto, per una parte dell'Europa che sarà sempre più coinvolta, con i suoi abitanti, a causa di decisioni politiche completamente prive di avvedutezza.
È oltremodo increscioso assistere, pure, che la campagna elettorale in Italia la veda, purtroppo, come un lungo treno, troppo lungo, perché "sta viaggiando spaventosamente, perché i tempi, questa volta sono molto ristretti e deve assolutamente arrivare in orario".
Tuttavia, per la sua "eccessiva velocità" non solo incomincerà a perdere pezzi di vagone perché gli stessi deragliano, ma dopo il 25 settembre temo che questo treno vada pure a sbattere tanto forte, se non, addirittura, a sfracellarsi perché lo vuole l'Europa di Bruxelles e la NATO del suo "Capo di Stato Maggiore" Stoltemberg, che, semplicemente, è alle dirette dipendenze del "Comandante in Capo", Biden. Tutto ciò è molto triste che si profili così.