Pur non essendo l'avvocato difensore di Giorgia Meloni non posso non osservare la caducità e l'inconsistenza delle argomentazioni esposte dall'estensore dello scritto che ripropone il solito trito e ritrito motivo che la sinistra, priva di argomentazioni e proposte degne di questo nome, in maniera petulante e ossessiva ripete da settant' anni circa il pericolo del ritorno di un periodo, come definirlo .... "nero" sotto ogni aspetto e quindi assolutista e fascista.
Malgrado la società civile, nella sua quasi totale globalità respinga questo pregiudizievole e ormai superato sospetto affermando la solidità della democrazia , pur tuttavia il ricorso a questa immagine ad effetto, sembra essere irrinunciabile in quanto è l'unico modo per mascherare l'inconsistenza e l'inadeguatezza delle proposte alternative che la sinistra ha o, forse è meglio dire, non ha. Stiamo insomma assistendo alla vigilia del K.O. di un pugile che, disperato, mena cazzotti al vento sperando di incocciare il volto dell'avversario e di risolvere così una situazione ormai compromessa.
L'unica domanda che legittimamente, pur essendo ovvia la risposta, Lorenzo Mazzalai può fare, è quella di come i vincitori, se le prossime consultazioni daranno il successo al centro-destra affidandone le sorti del Governo alla guida dell'attuale massimo esponente di Fratelli d'Italia, si comporteranno. I programmi di Forza Italia, della Lega e di Fratelli d'Italia sono non solo consultabili da chiunque ma anche chiari e trasparenti, con l'ulteriore pregio di comuni e convergenti finalità e obiettivi da raggiungere; caratteristica che manca alla sinistra dove fra gli alleati manca la condivisione su principi ideologici e di sostanza.
L' eventuale nuova esperienza di guida paventata dal Mazzalai non ha, è vero, riscontri, come peraltro non esistevano quando a reggere il fardello statale furono chiamati, e abbiamo visto i risultati, i vari Letta, Renzi, Conte, Monti eccetera. E' stato necessario, anche se in ritardo, l'intervento di un fuoriclasse per fermare lo sfacelo!
Gli unici termini di paragone che abbiamo sono legati agli ultimi undici anni che hanno visto ininterrottamente ( con l'eccezione dei quindici mesi di governo giallo-verde) il potere della sinistra esercitato senza vincere le elezioni, attuando politiche ispirate al mantenimento del potere a tutti i costi, ricorrendo (con il molto-discutibile aiuto di poteri esterni) metodi antidemocratici e illegali finalizzati ad eliminare i propri nemici politici, negando nei fatti lo Stato di diritto. Non entro nel merito delle sciagurate scelte fatte da detti governi in tale periodo in quanto figlie di ideologie e metodi da esse derivanti, ma sta di fatto che hanno comportano e comportano le probabili attuali scelte dei cittadini stufi di principi calpestati in maniera seriale opponendosi ad un arretramento di civiltà e democrazia.
Ognuno segua pure il proprio orientamento ma la negazione oggettiva dei fatti e il rifiuto di opporre autocritiche, anche se a se stessi rivolte, non potranno che produrre reazioni quali quelle che Mazzalai non vorrebbe ma che desiderano semplicemente riconquistare principi e valori che i cittadini non sono disposti a dimenticare.
E alla vigilia delle elezioni quanto compiuto dalla sinistra risulta essere ben presente!