Trento, 4 gennaio 2023. – di Gabriella Maffioletti*
Egregio Direttore, alcuni lavoratori del settore sanità privata trentina, dipendenti dell'Ospedale S. Camillo di Trento, si sono rivolti alla scrivente per denunciare la mancata presenza dei vertici aziendali dell'Ospedale S. Camillo di Trento al tavolo della trattativa decentrata relativamente all'art. 18 comma 10 (tempo vestizione/svestizione e consegne) e la vacanza contrattuale 2019/2021.
Gli altri soggetti operanti sul territorio (Casa di Cura Regina, Casa di Cura Eremo, Casa di Cura Villa Bianca e Casa di Cura Solatrix) hanno sottoscritto l'accordo decentrato con le sigle sindacali nella sede della Confindustria di Trento.
In particolare l'accordo prevede un arretrato economico che varia da 220,00 € a 1.000,00€ al tempo vestizione/svestizione e consegne e un anticipo mensile della vacanza contrattuale da gennaio 2023.
L'accordo siglato tra le parti ha reso in parte onore all'impegno ed all'abnegazione con cui i lavoratori della sanità del settore privato convenzionato con la Provincia autonoma di Trento hanno prestato il loro servizio senza soluzione di continuità ed in condizioni lavorative spesso di "burn-out" per tempi e carichi di lavoro estenuanti!
Mentre l'Ospedale S. Camillo non ha ancora provveduto a siglare tale documento, demandando la trattativa alla sede centrale a Roma, pone i lavoratori della struttura in posizione discriminatoria rispetto ai colleghi delle altre strutture ospedaliere del comparto convenzionato della sanità trentina, ma richiede l'attenta valutazione della situazione da parte della Provincia autonoma.
Da rappresentante politico che da anni si spende in particolare modo per le istanze sociali, penso che sia giunto il momento che la politica si esprima senza tentennamenti a favore dei cittadini, dei lavoratori, per la tutela dei loro interessi e dei diritti
*Vice coordinatrice regionale Forza Italia T.A.A.