Il tutto in funzione della conquista di posizioni sempre più ampie e di parte, in dispregio di considerazioni che dovrebbero raccogliere ragionevolezza e visione. Il risultato di tali comportamenti ha, come l'esperienza ha ampiamente dimostrato, non solo l'indebolimento di una coalizione, ma una cocente conseguente sconfitta che offre, troppo tardi, solamente la sterile ricerca dei colpevoli.
Per non andare molto lontano nel tempo e, per non far torti a nessuno, coinvolgendo dunque nell'esempio entrambi gli schieramenti, ricordiamo come la sinistra giocò con armi spuntate la partita alle ultime consultazioni provinciali indebolita dal "lodo Rossi" che ritirò il suo appoggio.
E che dire della "genialità" di parte del centro destra alle elezioni comunali quando , dopo aver in pompa magna annunciato il proprio competitor da tutti condiviso (avv. Alessandro Baraccetti) riuscì, grazie a manovre e intrighi da basso impero, a sostituirlo, andando a tutta velocità incontro ad un muro e ad un rovescio che ancora fa male?
Oggi la storia si ripete. Incurante di un "istruttivo" e purtroppo dimenticato passato ma corroborato da favorevoli sondaggi, Fratelli d'Italia, improvvisamente irrobustitosi grazie ai transfughi disinvoltamente saliti sul carro di un partito in ascesa e poi vincitore, gioca ora le sue carte con continue azioni di disturbo, contraddittori posizionamenti ed ora con ufficiale auto candidatura alla guida del prossimo Governo Provinciale, cercando così di relegare in un angolo, con l'aggravante dell'arroganza impositiva, quelli che dovrebbero essere ora gli alleati e, a questo punto mi chiedo, forse quelli di domani. Che il desiderio di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi sia del tutto legittimo è fuori dubbio; i metodi, ancorché usuali del mondo politico, lasciano molto a desiderare.
Gli abili "guastatori", alcuni dei quali interpreti degli episodi sopra accennati, non mancano fra le fila dell'ambiziosa Fdl, ma la strada seguita oltre ad essere antipatica e urticante, non pare essere caratterizzata da capacità politica ma si presenta rozza e destinata a concludersi con il classico pugno di mosche in mano. È quindi opportuno che la cecità e l'ebbrezza che il particolare momento storico hanno abbracciato Fratelli d'Italia , lascino il posto ad un ravvedimento abbandonando un campo minato portatore, se ancora coltivato, di una spaccatura che già fa sorridere l'opposizione.
(nella foto Francesca Gerosa e Maurizio Fugatti)