Aosta, 18 maggio 2012. - di Giacarlo Borluzzi
Ricordo che anni orsono, intercettato dalla Magistratura mentre conversava al telefono con Augusto Rollandin (entrambi sciorinavano un perfetto italiano, snobbando quel francese che per posa fingono pubblicamente di prediligere), si riferì al caporedattore della sede Rai valdostana definendolo persona "con l'osso in bocca", cioè ... allineato; inconfutabile dimostrazione della perenne attitudine dell'UV a considerare la Rai terra di conquista affinchè diventi sottile strumento di propaganda rossonera grazie anche all'opera dello 007 Luciano Caveri.
Ed essere allineati all'UV in Valle significa anche essere poco attenti alle montagne per il loro aspetto alpinistico, per cui la precisazione di Caveri, fuori luogo in senso stretto perché è nota la sua non attività nella redazione del telegiornale, è inopportuna in quanto il già deputato unionista agisce in Rai secondo il principio dei vasi comunicanti, spandendo cioè con la sua presenza quel retroterra rossonero che il servizio pubblico radiotelevisivo nostrano purtroppo evidenzia. Luciano Caveri ha perso un'ottima occasione per tacere.
Giancarlo Borluzzi