Trento, 10 giugno 2012. - di Gianni Gravante
La Vilma, figlia predilettta. Nota commerciante trentina, capostipite della moda controcorrente nella dormiente Trento. Ideatrice della prima boutique, con la moda dalle minigonne mozzafiato che avrebbero segnato una svolta nel ricambio culturale e generazionale della città che stava per scoprirsi " sessantottina".
Mamma Bruna, ha vissuto per quasi un secolo. Di carattere forte dalla tempra di altri tempi, non voleva soffrire più . Ha pensato di staccare la sua spina per non dare fastidio ne ai parenti ne tantomeno alla società. Madre di ben otto figli, ha saputo superare e trasmettere coraggio e forza a quanti in questi anni le sono stati accanto.
Carattere deciso.
Ha attraversato con sofferenza il ventennio più famoso della storia moderna. Ha saputo combattere le carestie e la povertà del dopoguerra. Ha visto rinascere il suo Trentino. E' stata testimone oculare della rinnovata società senza sentirsi mai a disagio, anzi con la forza di chi voleva godere del nuovo benessere spronando chi le stava accanto ad andare avanti, non fermarsi, crescere.
Ho avuto il privilegio e la fortuna di conoscerla. Era veramente forte la Bruna.
Attaccata, anzi attaccatissima agli amici dei figli non perdeva occasione per mostrare tutta la sua benevolenza e riconoscenza.
Per sua volontà verra' cremata e poi stare accanto al suo Giorgetto che in Paradiso, l' attende per iniziare il cammino dell' eternità.
Addio Bruna, ci lasci un vuoto incolmabile.
Non preoccuparti della Vilma, le staremo accanto con l' amore e l' amicizia di sempre.
Gianni Gravante