Trento, 15 luglio 2012. - di Diego Bonvecchio
Il sito viene ricavato da un vecchio deposito comunale dove la pavimentazione consisteva e consite tuttora in asfalto per l'80% e il 20% in cemento armato (basamento della baracca che c'era in precedenza).
Prima domanda: non era possibile rimuovere asfalto e cemento, portare un po' di terra e seminare un po' d'erba?
La superfice dell'area è completamente esposta al sole, non c'è l'ombra di una pianta e soprattutto è sprovvista della cosa in assoluto più importante: L'ACQUA!!!!!
Seconda domanda: in un'area cani che si rispetti non dovrebbero esserci zone di sole ed ombra e l'acqua?
La vivibilità dell'area cani in questione è impossibile. Non si può entrare con più di 2-3 cani di piccola taglia per volta e, secondo me, i padroni dovrebbero restare fuori per non togliere lo spazio d'aria necessario ai cani.
Terza domanda: ma non c'è una misura minima da rispettare per costruire un sito del genere? E se si perchè non è stata rispettata?
Ritengo doveroso segnalare che l'area "lagher" di Povo (cosi viene soprannominata) è solo ed esclusivamente un inutile spreco di denaro pubblico.
Si doveva cercare un sito più appropriato ed attrezzarlo almeno con il minimo indispensabile. Questo non è stato fatto e il risultato è che non viene utilizzata da nessuno anche perchè sembra buttata li solo per tappare la bocca a noi possessori di cani.
Indignato di tutto questo resto a disposizione per chiarimenti.
Grazie
Diego Bonvecchio
Caro Signor Bonvecchio, La ringrazio per la testimonianza. Trentino Libero ha trattato l'argomento con l'articolo "La scandalosa area cani di Povo-Oltrecastello" dell' 8 luglio scorso. Solleciteremo l'intervento in consiglio comunale. Cordiali saluti Claudio Taverna